ripple-mark
s. inglese [da ripple, increspatura+mark, segno, impronta] usato in italiano come sm. Ondulazione e increspatura allungata che si forma su sedimenti sabbiosi o fangosi per azione del vento, del moto ondoso o di correnti. I ripple-marks possono conservarsi sulle superfici di deposizione nel corso della trasformazione del sedimento in roccia se adeguatamente coperti e protetti da successivi sedimenti; rappresentano in tal caso delle strutture sedimentarie esterne molto utili per stabilire la polarità degli strati e la direzione delle paleocorrenti. Elementi morfologici di un ripple-mark sono: la cresta, il cavo, o depressione, l'ampiezza, ossia il dislivello tra cresta e cavo, l'altezza, ossia la distanza verticale tra la cresta e la superficie originale dello strato, la lunghezza, ossia la distanza tra due creste o due cavi contigui. I vari ripple-marks vengono inoltre caratterizzati attraverso un ripple-index, che è il rapporto tra la lunghezza e l'ampiezza, e, limitatamente a quelli dovuti a correnti, un horizontal form index, che è il rapporto tra la lunghezza della proiezione orizzontale del lato sopracorrente e quella del lato sottocorrente. In base alla morfologia si distinguono: ripple-marks longitudinali, caratterizzati da una disposizione a cordoni allungati; ripple-marks ricurvi, con una tipica disposizione a mezzaluna; ripple-marks simmetrici, generati da un flusso e riflusso alternato di una corrente; ripple-marks asimmetrici, la cui origine può essere imputata a uno spostamento di materiale lungo una direzione preferenziale e che, similmente alle dune, mostrano una pendenza maggiore dal lato sottocorrente.