altopiano o altipiano
sm. (pl. altopiani o altipiani) [sec. XIX; alto+piano]. Porzione di superficie terrestre, pianeggiante o quasi, sopraelevata rispetto all'attuale livello del mare. Se sono impostati su strati orizzontali di rocce sedimentarie – la superficie topografica coincide in questo caso con una superficie di strato – gli altopiani vengono anche indicati con il nome di tavolati. L'innalzamento di questi ultimi rispetto al livello del mare o alle limitrofe “regioni di sbocco o di base” è da imputarsi nella maggior parte dei casi a movimenti epirogenetici o, talora, a sistemi di faglie a predominante componente verticale (horst); generalmente i tavolati sono incisi da profonde e strette valli (cañons, come quelli tipici della Meseta spagnola e del Plateau del Colorado) che, per progressivo allargamento, suddividono i tavolati stessi in più rilievi isolati, a sommità tabulare, dei quali i più estesi corrispondono alle cosiddette mesas e i più ridotti alle buttes o, al limite, ai pinnacoli. Tipi particolari di altopiani sono quelli basaltici (classici quelli del Deccan), la cui superficie corrisponde a colate basaltiche che hanno protetto dall'erosione le più tenere rocce sottostanti. Un altro tipo di altopiano è il cosiddetto acrocoro, che, nella definizione più semplice, corrisponde a un altopiano delimitato da pareti ripide (acrocoro di altopiano), come è il caso di quello etiopico, ubicato a ca. 2000 m di altezza; in realtà con il nome di acrocoro viene spesso indicato anche un complesso costituito da un altopiano e dai rilievi che lo circondano, il tutto situato a grandi o medie altezze (acrocoro da corrugamento). Tipici acrocori da corrugamento sono quelli del Pamir (altezza media 4000 m), del Tibet (5000 m) e dell'Armenia (2000 m); in Italia, un esempio di acrocoro di questo tipo può essere rappresentato dall'altopiano di Asiago. A seconda della loro posizione, gli altopiani vengono poi distinti in altopiani intermontani, altopiani continentali e altopiani pedemontani. I primi corrispondono, nella maggior parte dei casi, agli acrocori da corrugamento; i secondi sono generalmente rappresentati dai tavolati; quelli pedemontani comprendono anche i tavolieri (altopiani poco incisi e poco rilevati, debolmente inclinati verso la pianura o verso il mare), di cui tipico esempio è quello pugliese. Con il nome di pianalto, infine, vengono indicati lembi, isolati o saldati al piede della montagna, di antiche pianure alluvionali, rimasti sopraelevati per erosione delle aree circostanti (si tratta cioè di residui di alti terrazzi alluvionali); esempio rappresentativo di pianalto è quello che si estende a NW di Torino, impropriamente detto tavoliere torinese. § Nella geomorfologia lunare gli altopiani corrispondono a zone mediamente rilevate, più chiare del resto della superficie e intensamente craterizzate, chiamate terrae. La maggior parte dei grandi crateri degli altopiani lunari dovrebbe essersi formata nei primi 800 milioni di anni di esistenza della Luna.
Altopiano del Pamir in Cina.
De Agostini Picture Library/T. Ledoux