ricognizióne (topografia)
fase fondamentale per l'elaborazione di una carta topografica a media scala, in particolare per quella al 25.000. La ricognizione si distingue in prericognizione e in postricognizione a seconda se viene effettuata prima o dopo la restituzione fotogrammetrica. Durante la prericognizione il topografo deve riconoscere, classificare e chiarire tutto ciò che appare sul fotogramma allo scopo di eliminare tutte le incertezze dovute alla fotointerpretazione durante la restituzione fotogrammetrica. Si tratta quindi di una ricognizione molto onerosa che viene di norma utilizzata quando l'acquisizione dei dati durante la restituzione generalmente numerica è finalizzata alla realizzazione di un Sistema Informativo Geografico (GIS). La postricognizione invece serve per integrare la restituzione di tutti quei particolari elementi che, pur figurando sul fotogramma, non avevano elementi tali da essere fotointerpretati nella giusta maniera. Si tratta quindi di una ricognizione meno onerosa della precedente, perché serve per verificare quanto il restitutista ha fotointerpretato. In entrambi i casi vengono comunque riconosciute le destinazioni degli edifici (casa, chiesa, cappella, capanna, centrale elettrica, faro, ecc.); stabilite le classifiche di ferrovie, strade, corsi d'acqua, canali, ecc.; definite le essenze dei boschi e delle colture agricole (vigneti, oliveti, agrumeti, ecc.). Inoltre è durante la ricognizione che il topografo raccoglie gli elementi toponomastici, i limiti amministrativi e ogni altro elemento che non è visibile nel fotogramma o che è stato costruito o modificato nell'intervallo di tempo compreso fra la ripresa aerea e la ricognizione sul terreno. Tutte le informazioni raccolte vengono disegnate su fotogrammi seppia ingranditi nel caso della prericognizione per essere di ausilio durante la restituzione oppure su supporti indeformabili nel caso della postricognizione da utilizzare nella successiva fase di disegno della carta.