rastremazióne
Indicesf. [sec. XVI; da rastremare]. Atto ed effetto del rastremare.
Architettura
Progressiva riduzione della sezione trasversale del fusto di una colonna, di un pilastro, di un muro. La rastremazione si dice diretta quando procede dal basso verso l'alto; indiretta quando, più raramente, procede dall'alto verso il basso. Largamente applicata nell'antichità, i primi esempi di rastremazione si trovano in Egitto, mentre nella civiltà minoico-micenea e in quella etrusca è frequente la rastremazione indiretta. Nell'architettura greca la rastremazione è minima nella parte inferiore del fusto, più accentuata a partire da 1/2 o 1/3 dell'altezza; in quella romana, con l'applicazione dell'entasi, il diametro maggiore non si trova all'imoscapo ma a 1/3 dell'altezza del fusto.
Aeronautica
Caratteristica della forma in pianta (rastremazione in pianta) o in fronte (rastremazione in spessore) di un'ala o di un impennaggio. È definita dal rapporto (rapporto di rastremazione) tra la corda massima e quella minima della superficie in esame, nel primo dei due casi citati, o tra i massimi spessori dei profili, misurati in corrispondenza delle corde sopra citate, nel secondo caso. Viene peraltro utilizzato abbastanza frequentemente, per valutare la rastremazione in pianta, anche il rapporto inverso tra corda minima e corda massima. Un'elevata rastremazione facilita la realizzazione di strutture alari leggere e robuste ma, salvo il caso in cui a essa si associno un alto allungamento o un marcato svergolamento (o entrambi), o particolari dispositivi aerodinamici, porta al manifestarsi di indesiderabili fenomeni di stallo delle estremità alari, con il pericolo di perdite di controllo laterale e di cadute in autorotazione.