raggismo
sm. [da raggio]. Movimento artistico di avanguardia sorto in Russia intorno al 1910 sulla base delle esperienze pittoriche condotte da M. F. Larionov fin dal 1909 e teorizzate poi dallo stesso artista nel 1913 con il saggio Raggisti e Futuristi, apparso prima nell'almanacco La coda dell'asino e il bersaglio e poi pubblicato in volumetto sotto forma di manifesto col titolo Lucism (1913; Raggismo). La ricerca del movimento, che rappresenta una delle prime affermazioni dell'arte astratta, fu volta alla realizzazione di una pittura di luce basata sul rapporto ritmico generato dall'incrociarsi di linee dinamiche (cioè fasci di colore luminoso, o raggi come furono chiamati da Larionov). Il raggismo giunse a maturazione nel 1912, in seguito all'incontro di Larionov con Marinetti a Mosca nel 1910 (fecondo infatti per la formulazione del movimento raggista fu il contatto col futurismo) e al suo distacco, insieme ad altri artisti quali Malevič, Tatlin, Kulbin, Chagall, Gončarova, dal gruppo “Fante di Quadri” con la prima mostra dell'associazione “La coda dell'asino e il bersaglio”. Accanto a Larionov, esponente principale del raggismo fu N. Gončarova. Insieme i due artisti si trasferirono a Parigi nel 1914, dove presentarono una mostra di pitture raggiste alla galleria P. Guillaume. Elementi della pittura raggista furono introdotti dai due artisti nel teatro allorché iniziarono la loro attività di scenografi e costumisti per la compagnia dei Ballets Russes di Djagilev.