puntina

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sf. [sec. XVII; dim. di punta1].

1) Punta di piccole dimensioni. Con vari usi particolari: A) chiodino provvisto di testa larga e piatta con cui i disegnatori fissano i fogli di carta al tavolo o impiegato per usi analoghi. B) Chiodo di dimensioni ridottissime, con o senza capocchia, usato dai calzolai. C) Specie di ago metallico o con punta di diamante che scorre nel solco di un disco fonografico. D) Nell'industria del riso, prodotto di scarto formato da chicchi spezzati.

2) In telefonia, puntina di contatto, terminali metallici generalmente costituiti da leghe o metalli nobili (a base di argento, oro, iridio, palladio, ecc.) che vengono utilizzati per realizzare i contatti di lavoro dei dispositivi elettromeccanici (relè, selettori, ecc.) impiegati per lo più nella commutazione telefonica di tipo elettromeccanico. Le puntine di contatto vengono utilizzate in doppio per ogni elemento di contatto (per ogni molla e contromolla) allo scopo di migliorare l'affidabilità del sistema.

3) In motoristica, puntina platinata, lo stesso che contatto platinato.