prostàtico
agg. (pl. m. -ci) [sec. XIX; da prostata]. Che ha relazione con la prostata: ghiandola prostatica, la parte secernente della prostata, costituita da elementi ghiandolari; loggia prostatica, cavità fibrosa a forma rettangolare in cui è contenuta la prostata; ipertrofia prostatica, affezione comune nei soggetti anziani che consiste essenzialmente in un progressivo aumento del volume della ghiandola per la presenza di un adenoma che ostruisce gradualmente il deflusso dell'urina nell'uretra provocando disturbi della minzione (minzione frequente ma non del tutto evacuativa). Si stabilisce col tempo una ritenzione di urina nella vescica che favorisce il formarsi di calcoli e l'impianto di germi; nelle forme non curate può verificarsi un ristagno a monte con un danno renale che può portare all'insufficienza dell'organo. La terapia chirurgica è risolutiva e consiste nella resezione di una porzione della ghiandola effettuata per lo più per via endoscopica transuretrale, senza incisione della parete addominale; carcinoma prostaticoè uno dei tumori più frequenti dell'età avanzata. Si tratta di una neoplasia ormono-dipendente nel senso che la sua crescita è favorita dagli ormoni sessuali maschili e si manifesta con sintomi che ricordano quelli dell'ipertrofia prostatica. Provoca metastasi a distanza, soprattutto alle ossa, e impone un trattamento radicale imperniato sull'asportazione chirurgica associata, a seconda dei casi, a radioterapia, terapia ormonale con estrogeni, chemioterapia con farmaci antiblastici.