promìscuo
Indiceagg. [sec. XVI; dal latino promiscŭus, dal tema di miscēre, mescolare].
1) Formato dalla mescolanza di cose o persone diverse; in particolare: scuola promiscua, composta di maschi e femmine; società promiscua, costituita da persone di razze o di condizioni diverse; matrimonio promiscuo, tra persone di razza o religione diversa; coltura promiscua, coltura di generi di piante diverse su uno stesso terreno.
2) In grammatica, nomi promiscui o di genere promiscuo, quelli che hanno un'unica forma per il maschile e per il femminile (per esempio aquila, tigre).
3) Nel teatro italiano, ruolo promiscuo, quello riservato, fino all'inizio del sec. XX, a parti che richiedevano l'uso della parrucca; è destinato a personaggi sia patetici sia comici (donde il nome). Ha perduto molte caratteristiche (per esempio l'uso della parrucca o la truccatura) e tende a confondersi con il generico primario.