pilocarpina

sf. [sec. XIX; dal genere Pilocarpus, dal greco pîlos, pileo e karpós, frutto]. Alcaloide contenuto nelle foglie di alcune piante del genere Pilocarpus (foglie di iaborandi), noto soprattutto per i suoi effetti farmacologici sul sistema nervoso vegetativo. Agisce sulle fibre colinergiche postgangliari e sui gangli con azione simile a quella dell'acetilcolina, provocando segni di ipereccitazione parasimpatica, come salivazione, sudorazione, aumento della secrezione gastrica, costrizione della pupilla. La pilocarpina si usa prevalentemente come diaforetico, per favorire l'escrezione di sostanze tossiche dall'organismo o il riassorbimento di edemi ed essudati, o per riattivare la circolazione nella pelle; più raramente viene usata in oculistica, nel trattamento del glaucoma o come miotico.