periodontite o peridontite
sf. [sec. XIX; da periodonto, variante di peridonto]. Condizione patologica (impropr. detta piorrea alveolare) caratterizzata da processi flogistici e degenerativi del peridonto, che tendono a cronicizzarsi e ad aggravarsi nel tempo con progressiva distruzione dell'apparato di sostegno e fissazione del dente. L'eziopatogenesi della periodontite è complessa e non ancora del tutto chiara; comunque si ritiene che il peridonto, strutturalmente debole per cause ereditarie, sia recettivo a diversi fattori patogeni, quali malformazioni dentarie, diatesi artritica, disendocrinie, ipovitaminosi, emopatie, tartaro, ecc. La malattia si manifesta con arrossamento del bordo gengivale, formazione di tasche gengivali e ossee, spostamento e tentennamento sempre più accentuato dei denti, secrezione di pus, progressiva retrazione delle gengive con allungamento apparente della corona dentaria e successiva espulsione dei denti. Complicazioni frequenti sono le pulpiti retrograde e gli ascessi gengivali. La cura prevede il trattamento delle malattie generali (emopatie, diabete, insufficienza epatica, ecc.) e terapie locali, quali ablazione del tartaro, fissazione meccanica dei denti mobili, ecc.