patronato

Indice

sm. [sec. XVI; dal latino tardo patronātus-us].

1) Nel diritto romano, diritto del patronus che liberava uno schiavo a ricevere determinate prestazioni (operae) e pubbliche attestazioni di gratitudine (obsequium). Almeno metà dell'asse ereditario del liberto morto senza discendenti spettava al patrono il quale aveva, a reciprocità, anche un diritto agli alimenti. In materia processuale esistevano norme particolari per regolare il comportamento di entrambi. In epoca arcaica patrono era anche chi accoglieva sotto la sua protezione, col vincolo della fides, un cliente.

2) Per estensione, assistenza, protezione: sotto il patronato del governo.

3) Ente benefico per la protezione e l'assistenza di particolari categorie di persone: patronato scolastico. ❏ Il patronato scolastico sorse tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento per iniziativa privata come ente finalizzato all'assistenza degli alunni della scuola dell'obbligo di disagiate condizioni economiche (fornitura gratuita di libri, quaderni, oggetti di cancelleria, indumenti, medicinali, organizzazione della refezione scolastica, del doposcuola e delle colonie marine e montane). Le prime disposizioni in materia risalgono al 1888. La legge 8 luglio 1904, n. 407, stabilì poi la concessione di sussidi statali ai patronati. Solo con la legge 4 giugno 1911, n. 487, fu superata la frammentarietà dei precedenti interventi legislativi: ente con personalità giuridica pubblica, il patronato venne istituito presso tutti i Comuni. Infine col D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, il patronato è stato abolito e le relative funzioni sono state trasferite ai Comuni.

4) Diritto di patronato, in origine, diritto di proprietà dei signori feudali sulle loro chiese private; in seguito alle statuizioni di Alessandro III, si ridusse alla presentazione dell'ecclesiastico preposto all'officiatura di una delle suddette chiese. § I re di Spagna e di Portogallo (in varie epoche, a partire dai Re Cattolici e non senza obiezioni e resistenze) ottennero la concessione, da parte della Santa Sede, di un complesso di privilegi (diritto di patronato) in virtù dei quali potevano nominare vescovi, concedere benefici, riscuotere decime e interferire in vari altri modi nella vita della Chiesa e degli ordini religiosi, sia in talune zone della penisola (Granada, Canarie), sia, e soprattutto, nell'America spagnola. Ovviamente il patronato fu più volte causa di abusi e di conflitti; particolarmente grave il dissenso fra i papi e i re borbonici finito col concordato del 1753, che riconosceva in pratica tutti i diritti di patronato. Ma quando, nel sec. XIX, i governi dell'America spagnola pretesero gli stessi diritti come “eredi” dei re di Spagna, Pio IX riuscì infine a indurli alla rinuncia (1869). L'ultimo concordato fra Pio XII e il governo franchista (1953) ha riconosciuto ancora qualche privilegio al governo per la “presentazione” dei vescovi; ma più recentemente la Santa Sede ne ha chiesto la revisione, per ora senza successo.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora