passacàglia
Redazione De Agostini
sf. [dallo spagnolo pasacalle, propr. danza di strada, da pasar, passare+calle, strada]. Danza e forma musicale, di ritmo ternario e d'andamento moderato, costituita da variazioni sopra un basso ostinato. Con ogni probabilità di origine spagnola, inizialmente era un semplice ritornello strumentale. Conobbe un vasto sviluppo in età barocca specie nella musica per clavicembalo (per esempio con Frescobaldi), organo (celebri le passacaglie di Buxtehude e di Bach) e nell'opera (per esempio in Monteverdi e in Purcell, in particolare nel genere del lamento). È molto simile alla ciaccona da cui non si può distinguere.