Buxtehude, Dietrich
compositore e organista tedesco (Oldesloe, Holstein, 1637-Lubecca 1707). Dopo aver studiato col padre Johann (Oldesloe 1602-Lubecca 1674), nel 1660 fu assunto come organista nella chiesa di Helsinbör; verso il 1666 entrò in contatto con G. Düben e alla morte di Tunder (1668) fu chiamato alla prestigiosa carica di organista nella chiesa di S. Maria a Lubecca, incarico che tenne per tutta la vita, dedicandosi anche all'organizzazione dei concerti pomeridiani in chiesa (Abendmusiken, dal 1673) e alla composizione di cantate e pezzi vocali di originale concezione, autentici punti fermi della tradizione vocale luterana. La grande rinomanza che acquistò rapidamente in tutta Europa fu però in massima parte dovuta ai suoi ca. 90 pezzi per organo (preludi e fughe, corali, toccate, ciaccone, ecc.) e alle sue formidabili capacità di organista. L'origine del suo stile personalissimo può essere individuata nella perfetta fusione della severa polifonia sviluppatasi nella Germania settentrionale con una concezione formale e armonica di stupefacente fantasiosità. L'influenza che Buxtehude esercitò sulla musica tedesca successiva, in particolare su quella di J. S. Bach, fu enorme.