paraffina

sf. [sec. XIX; dal latino parum affīnis, poco affine, con riferimento alla scarsa reattività di tali composti].

1) Termine di uso comune per indicare genericamente gli idrocarburi della serie degli alcani.

2) Miscela di idrocarburi solidi contenuta in alcuni tipi di petrolio da cui si ottiene per distillazione sotto vuoto delle frazioni ad alto punto di ebollizione. Si distingue dalla vaselina, di analoga composizione e origine, per una maggiore consistenza, dovuta a un più elevato peso molecolare e quindi a un più elevato punto di fusione medio. Gli idrocarburi delle paraffine commerciali sono prevalentemente degli alcani, con un numero di atomi di carbonio compreso tra 20 e 30. Le paraffine in commercio sono classificate principalmente sulla base del punto di fusione presentato, che può variare dai 60-70 ºC delle paraffine dette dure ai 40-50 ºC delle paraffine molli. La paraffina è usata nella produzione di candele, cerini, carte impregnate per imballaggio, vernici; per impregnare il legno e diminuirne la igroscopicità; nell'industria elettrica, tessile e cartaria come isolante; come terreno di coltura per microrganismi, ecc.