palizzata
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sf. [sec. XIV; dall'ant. palizzo, da palo].
1) Sostegno, riparo costituito da una fila di pali appuntiti a un'estremità, conficcati nel terreno uno di fianco all'altro, per lavori di recinzione, di difesa o per frenare smottamenti, deviare acque correnti e simili.
2) In botanica, strato a palizzata (o solo palizzata), strato di tessuto parenchimatico che in molte foglie a struttura dorso-ventrale si viene a differenziare sotto l'epidermide superiore; è caratterizzato da piccolissimi spazi intercellulari e da cellule generalmente allungate, disposte perpendicolarmente alla superficie, fittamente appressate le une alle altre; costituisce la porzione del mesofillo in cui più attivamente si svolge il processo fotosintetico.