ottano

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sm. [sec. XIX; da otta-, con riferimento al numero degli atomi di carbonio]. Alcano di formula bruta C8H₁8. L'ottano normale o n-ottano è un liquido mobile e leggero (d=0,7036), praticamente insolubile in acqua, che solidifica a -56,5 ºC e bolle a +124,6 ºC, nel quale gli otto atomi di carbonio sono uniti tra loro in modo da formare una catena lineare. Sono noti numerosi isomeri dell'ottano tutti a catena ramificata (isoottani): il più noto e importante è il 2,2,4-trimetilpentano

indicato per lo più semplicemente con il nome di ottano o di isoottano; assieme agli altri ottani rappresenta un costituente delle benzine del commercio. § Numero di ottani, indice usato per esprimere il potere antidetonante di un carburante per motori a scoppio, ossia della tendenza di un carburante a sopportare, sotto forma di miscela con aria nella camera di scoppio del motore, compressioni elevate senza detonare. La misura del potere antidetonante viene determinata empiricamente ricorrendo a motori speciali fatti funzionare in condizioni di esercizio standardizzate e con il carburante in esame. Gli standard più diffusi sono quello denominato RON (Research Octane Number), che opera in condizioni di sforzo medio-basso per il motore di prova, e quello indicato come MON (Motor Octane Number), che opera in condizioni di sforzo medio-alto. Il numero di ottani si ricava in base alla comparazione fra il comportamento del carburante e quello di un'idonea miscela di idrocarburi, allo stesso rapporto di compressione. Questa miscela è costituita da n-eptano, assai sensibile alla detonazione e al quale è convenzionalmente attribuito un numero di ottani pari a zero, e da 2,2,4-trimetilpentano, poco suscettibile alla detonazione e con numero di ottani pari a 100. Così, una benzina presenta un numero di ottani pari a 95 (valore caratteristico del RON della benzina verde commercializzata in Italia) quando ha un comportamento antidetonante analogo a quello di una miscela formata dal 95% di 2,2,4-trimetilpentano e dal 5% di n-eptano in volume. Per estrapolazione è possibile ricavare il numero di ottani di carburanti più suscettibili alla detonazione dell'n-eptano o ancor più antidetonanti del 2,2,4-trimetilpentano. Per i carburanti con numero di ottani superiore a 100 si può anche ricorrere al confronto con 2,2,4-trimetilpentano addizionato con sostanze antidetonanti.

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