nová vlna
(nuova ondata). Denominazione di un movimento artistico del cinema cecoslovacco negli anni Sessanta del XX sec., sviluppatosi in concomitanza con la cosiddetta “primavera di Praga”. Annunciato da qualche anziano nella seconda metà del decennio precedente (V. Jasný, Kadar e Klos), il movimento, essenzialmente giovanile, reagì al trionfalismo, al monumentalismo e alla piattezza del cinema staliniano, con la freschezza e lo slancio della cronaca quotidiana (M. Forman, J. Jireš, V. Chytilová), con impegno filosofico e polemico (E. Schorm, J. Němec), con un nuovo espressionismo (J. Jakubisko, della “scuola di Bratislava”) e un nuovo umanesimo (J. Menzel e altri). Per lo più in bianco e nero, agile e dinamico ma profondo, fu un cinema di grande valore, problematico e vivo. Non se ne ebbe quasi più traccia dopo il 1968.