monotelismo
sm. [da monotelita]. Teoria sulla natura di Cristo diffusasi nell'ambito della Chiesa bizantina del sec. VII a opera del patriarca di Costantinopoli Sergio (610-638) e dell'imperatore Eraclio. Volendo conciliare le dispute sui rapporti fra le due nature, umana e divina, in Cristo, il monotelismo riconosceva la presenza di queste due componenti con le rispettive attività (o “energie”) e ammetteva la coesistenza di una volontà umana e di una volontà divina nel Verbo incarnato; tuttavia sosteneva che la volontà predominante era solo quella divina. Le finalità politiche influenzarono costantemente le varie formulazioni cristologiche del movimento monotelita, il quale portò a un accordo fra il patriarca ortodosso Ciro e il gruppo monofisita di Alessandria, stipulato nel 633. Il monotelismo fu ufficialmente condannato dal III Concilio di Costantinopoli (680-681).