mescalina o mezcalina
Indicesf. [mescal+-ina]. Sostanza allucinogena che costituisce il principio attivo del peyotl (Lophophora williamsii), piccola cactacea che cresce nel Messico e nelle regioni meridionali degli Stati Uniti. È un alcaloide di formula:
Le parti più ricche di principi attivi sono le estremità apicali della pianta, che essiccate e sminuzzate costituiscono i cosiddetti “bottoni di peyotl”. Somministrata per via orale, la mescalina può provocare ansia, eccitazione, aumento della frequenza cardiaca, tremori; tuttavia gli effetti più caratteristici sono le allucinazioni visive, che si presentano sotto forma di disegni geometrici, di luci colorate o di figure animate. La percezione del tempo e dello spazio viene alterata, mentre la coscienza resta sostanzialmente integra. Tali effetti si mantengono per 12 ore circa dopo la somministrazione della droga. Composti allucinogeni più potenti sono stati ottenuti per sintesi apportando modificazioni nella molecola della mescalina (per esempio metil-mescalina). A differenza di quanto si ritiene comunemente, la mescalina non provoca assuefazione o tossicomania e non determina disturbi di astinenza in seguito alla sospensione del suo impiego. La somiglianza della struttura della mescalina con quella di alcuni composti di largo interesse farmacologico o tossicologico (per esempio amfetamine, adrenalina) ha fornito lo spunto per ricerche sui rapporti tra struttura e azione dei composti attivi sul sistema nervoso centrale.