meridiana

sf. [sec. XVII; da meridiano]. In astronomia, la retta determinata dall'intersezione del piano del meridiano del luogo con il piano orizzontale. Per estensione, ogni orologio solare costituito da uno stilo o gnomone, fissato su una superficie piana, quasi sempre verticale, disposta parallelamente all'asse di rotazione della Terra. In questo caso la meridiana è più propriamente la linea d'ombra determinata dallo stilo a mezzogiorno vero. Sulla superficie dell'orologio solare sono segnati diversi raggi con centro nella base dello stilo, ciascuno dei quali indica un'ora determinata del giorno; la linea meridiana, la più importante e la centrale di questi raggi, può essere determinata sia con metodi puramente geometrici sia con procedimenti astronomici. Spesso le meridiane sono completate da una curva centrale a forma di otto allungato, detta meridiana del tempo medio, che rappresenta il luogo dei punti in cui cade l'ombra della punta libera dello gnomone nei vari giorni dell'anno, nel momento del mezzogiorno medio locale. La distanza tra i vari punti della curva a otto e i corrispondenti punti della linea meridiana danno la differenza tra il mezzogiorno solare medio e quello vero. L'uso della meridiana fu molto diffuso presso tutti i popoli dell'antichità, che basavano la loro vita civile sulla divisione del giorno in due parti, determinate dall'ora in cui il Sole raggiungeva la massima altezza sull'orizzonte (mezzogiorno). Monumenti e scavi, soprattutto di età romana, offrono esempi di antichi orologi solari, incisi su pareti di edifici, tronchi di colonne, lastre di pietra piane ed emisferiche. Oltre alle meridiane sulle pareti della Torre dei venti ad Atene, sono da ricordare la meridiana di Palestrina e quelle rinvenute a Pompei, Ercolano, Roma. Il più grande solarium era quello di Augusto in Campo Marzio, il cui gnomone era costituito dall'obelisco di piazza Montecitorio .

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