mammografìa
sf. [dal latino mamma, mammella+-grafia]. Esame radiologico diretto della mammella: permette la visualizzazione di tutte le sue componenti anatomiche (tessuto ghiandolare, grasso, dotti galattofori) mettendone in evidenza le alterazioni patologiche. La mammografia è infatti utilizzata nella diagnosi precoce dei tumori della mammella, prima della comparsa di sintomi clinicamente apprezzabili. L'assorbimento di radiazioni estremamente contenuto ne rende possibile l'impiego anche come tecnica di screening. L'esame di controllo è consigliato ogni uno-due anni a tutte le donne tra i 50 e i 69 anni d'età e tra i 40 e i 49 anni per donne ad alto rischio di carcinoma alla mammella. Nei casi di difficile interpretazione si ricorre all'iniezione di un mezzo di contrasto nei dotti galattofori (galattoforografia).