mètopa o mètope
(anche metòpa o metòpe), sf. [sec. XVI; dal greco metópē, spazio tra buchi, tramite il latino metŏpa]. Lastra rettangolare di pietra, marmo o terracotta, liscia, dipinta o decorata a rilievo, inserita fra i triglifi nel fregio del tempio greco di ordine dorico. Dalle più antiche metope fittili dipinte dei templi di Termo e Calidone si passa, nel sec. VI a. C., alle metope scolpite del Tesoro dei Sicioni a Delfi e a quelle in calcare con figurazioni mitologiche dei templi arcaici della Sicilia (Selinunte) e dell'Italia meridionale (templi della foce del Sele). Il susseguirsi delle metope nel fregio favorì le figurazioni di cicli leggendari, come le imprese di Teseo nel Tesoro degli Ateniesi a Delfi o le fatiche di Eracle nel tempio di Zeus a Olimpia. Celebri le metope del Partenone, nelle quali l'arte di Fidia rappresentò armoniosamente l'amazzonomachia, la centauromachia, la gigantomachia e l'iliuperside.