mègaron
sm. [dal greco mégaron]. Dal primitivo significato omerico di sala principale della casa, il termine è passato a indicare nel linguaggio archeologico un'abitazione a forma di rettangolo allungato, con vestibolo aperto, presente in area egea fin dalla preistoria (Larissa e Troia, metà del III millennio a. C.) e forse derivata da un tipo di casa frequente in regioni dal clima freddo (megaron di età mesolitica nella Russia meridionale). Attraverso una graduale evoluzione il megaron raggiunse la sua forma più compiuta nei palazzi di Micene, Tirinto e Pylos, dove appare costituito da un ambiente rettangolare, preceduto da vestibolo e antisala, con focolare al centro delimitato da quattro colonne e trono su una parete laterale. Dal megaron micenico, associato poi al peristilio, deriva la forma della cella del tempio greco.