màrcia¹

Indice

Lessico

sf. (pl. -ce) [sec. XVI; da marciare].

1) Modo di camminare con passo regolare e cadenzato, detto specialmente di soldati o comunque di persone che procedono inquadrate: procedere a passo di marcia.

2) Spostamento nello spazio secondo tale modo di procedere. In particolare: A) il movimento per via ordinaria col quale le truppe si trasferiscono servendosi dei propri mezzi: colonna di marcia, l'insieme dei reparti in marcia; marcia forzata, quella che copre un percorso molto lungo con poche soste; fig.: a marce forzate, in gran fretta, senza respiro. B) Spostamento di bande armate paramilitari verso un determinato obiettivo: la marcia su Roma. Anche manifestazione organizzata di protesta, i cui partecipanti si dirigono in corteo, in genere verso una meta prestabilita: una marcia antimilitarista. C) Per estensione, lunga camminata: una marcia tra i campi; mettersi in marcia, iniziare il cammino.

3) Nella tecnica, movimento di organi meccanici, di macchine, di mezzi di trasporto: mettere in marcia un treno; invertire la marcia, far marcia indietro, far retrocedere un veicolo; fig., abbandonare un progetto, un'impresa per sopravvenute difficoltà. In particolare: A) il regime di funzionamento di un motore: marcia avanti, quando il movimento, rotativo o alternativo, avviene nel verso di spostamento delle lancette dell'orologio; marcia indietro, movimento in senso antiorario; marcia a vuoto (o in folle), quando il motore funziona senza essere collegato ad alcun utilizzatore. B) Nei veicoli, velocità relativa a un determinato rapporto di trasmissione: cambio a quattro, a cinque marce. Per estensione, il dispositivo con cui si aziona tale rapporto: innestare la marcia. C) In cinematografia, marcia indietro, effetto che consente la visione di una scena dalla fine all'inizio anziché dall'inizio alla fine. Si realizza facendo funzionare il proiettore a marcia indietro, o riprendendo la scena con la cinepresa capovolta o stampando il negativo fotogramma per fotogramma alla stampatrice ottica.

4) Movimento di un sistema, di una macchina, di un impianto, ecc. nel suo esercizio. La messa in marcia di un sistema può essere fatta in molti casi senza problemi particolari, attraverso gli appositi comandi mentre in altri, per esempio macchinari o impianti complessi, è necessario eseguire specifiche manovre osservando determinate cautele.

5) In musica, composizione strumentale dalla caratteristica scansione ritmica generalmente molto netta e sempre in tempo pari.

Musica

La marcia, legata originariamente alla funzione di accompagnare cortei, processioni, il cammino di truppe militari, ecc., ha origini antichissime ed è spesso legata all'esecuzione da parte di una banda. La musica d'arte si è impadronita della marcia, variamente trasfigurandola (in modo analogo a quanto è avvenuto per i ritmi di danza), fin dal sec. XVI. Ebbe fortuna in Francia, dove Lulli la inserì nelle sue opere, e conobbe in seguito svariati sviluppi nell'opera e nella musica strumentale e da camera dei maggiori autori. Esempi celeberrimi sono le marce funebri inserite nella sinfonia Eroica e nella Sonata op. 26 di Beethoven, nella Sonata op. 35 di Chopin, quelle di Mozart e di Schubert, molte marce nuziali (famosa quella appartenente alle musiche di scena di Mendelssohn per il Sogno di una notte di mezza estate), trionfali e funebri inserite in opere come Aida di Verdi, Tannahäuser,Lohengrin e Il Crepuscolo degli Dei di Wagner.

Sport

La marcia si distingue dalla corsa per il fatto che il regolamento esige un contatto ininterrotto col terreno: il piede portato in avanti deve cioè toccare terra prima che l'altro si stacchi dal suolo; inoltre il piede deve poggiare sul terreno prima col tallone poi, progressivamente con la punta; la gamba portata in avanti deve essere rigida, col ginocchio bloccato e rimanere tale sino a quando l'altra gamba non compia il passo successivo. Sono proibiti gli scatti e vengono ammesse solo accelerazioni progressive. Le gare si disputano su pista e su strada; nelle Olimpiadi sono inserite le competizioni sui 20 e 50 km considerate le distanze classiche; le altre gare variano enormemente secondo le singole tradizioni (la più lunga è la Los Angeles-New York di 5000 km a tappe, la più importante la Parigi-Strasburgo di 515 km).

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