liquame
sm. [sec. XVI; dal latino liquāmen-ínis, liquido, sugo]. Liquido melmoso, carico di sostanze di rifiuto, organiche e inorganiche, che viene raccolto dalle fognature. Il liquame degli allevamenti intensivi, che contiene le deiezioni degli animali, può costituire una potenziale forma di inquinamento sia delle risorse idriche, quando viene utilizzato per la concimazione organica dei terreni agricoli in quanto l'apporto di azoto e fosforo nelle falde acquifere provoca fenomeni di eutrofizzazione di fiumi, laghi e mari dove confluiscono tali acque; sia del suolo, per l'accumulo di sali e metalli, sia dei prodotti agricoli, per i germi residui. Pertanto è utilizzabile come concime organico solo dopo “maturazione” in apposite vasche di stoccaggio.