linga
s. neutro sanscrito. Organo sessuale maschile assunto nell'ideologia indiana a simbolo cosmico e talvolta addirittura personificato, come un dio. Nella simbologia cosmica e divina il linga si associa alla yoni, l'organo femminile, stilizzato con un triangolo. Il culto del linga è d'importanza fondamentale nel śivaismo: esso è infatti considerato il membro di Śiva, come procreatore. Rappresentato prima con ingenuo realismo, man mano raggiunse una stilizzazione che eliminò ogni carattere osceno. Contemporaneamente si affinò e si complicò la sua capacità di “significare” l'ideologia religiosa indiana nelle sue diverse manifestazioni: una a sezione quadrata, inserita nel piedistallo, che viene identificata con Brahmā; un'altra a sezione ottagonale racchiusa da una yoni, identificata con Viṣṇu; la terza, a sezione circolare, è quella che si erge libera verso l'alto, ed è identificata con Rudra (il presupposto vedico di Śiva); tutto il linga completo è Śiva (decorazione scultorea del periodo Gupta nel complesso delle grotte di Ajanta; scultura in basalto nero, sec. XII-XIV, Parigi, Musée Guimet). Nell'immagine di un linga le sue tre parti debbono essere o uguali o divise in determinate proporzioni, secondo la casta del destinatario: per la casta dei sacerdoti (brahmana) in proporzione di 4-5-6; per quella dei guerrieri (kshatriya) 5-6-7 e per quella dei vaishya (produttori di beni economici) 6-7-8.