licitazióne

sf. [sec. XVII; dal latino licitatío-ōnis, da licitāri, licitare].

1) Offerta di un prezzo in una vendita all'asta; la contesa fra i concorrenti all'asta.

2) Contratto per la vendita di beni o per l'aggiudicazione di appalti. In particolare, la licitazione privata è il sistema di conclusione di un contratto fra la Pubblica Amministrazione e una ditta o un soggetto privato: l'amministrazione sceglie preventivamente le ditte fra le quali avverrà la gara nella quale risulterà vincitrice la ditta che fornirà le migliori condizioni economiche. Il sistema è largamente applicato quando si richiede dalle ditte un'alta specializzazione. Dal 1981 (legge 10 dicembre n. 741) è stata richiesta, per i contratti relativi a opere e lavori pubblici di importo superiore ai 45 milioni di lire, l'iscrizione all'Albo nazionale costruttori costituito presso il Ministero dei Lavori Pubblici al fine di preselezionare le imprese che offrono serie garanzie. Nuove disposizioni sono state introdotte dalla legge 2 febbraio 1973, n. 14, per le licitazioni private che hanno per oggetto appalti di opere pubbliche e si è stabilito che l'amministrazione deve dare preventivo avviso della gara mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, nel Bollettino della Regione e anche in quotidiani di particolare diffusione (art. 7). Entro 120 giorni dalla pubblicazione gli inviti devono essere inoltrati, salvo il rinnovo della pubblicazione. Gli interessati possono chiedere all'amministrazione di essere invitati alla gara entro un termine indicato nell'avviso; la richiesta non è però vincolante per l'amministrazione.

3) Nel gioco del bridge, lo stesso che dichiarazione.