asta
IndiceLessico
sf. [sec. XIV; latino hasta].
1) Bastone diritto e liscio, di vario materiale, impiegato per usi diversi, specialmente destinato a sorreggere qualche cosa: asta della bandiera, quella su cui si issa la bandiera; bandiera a mezz'asta, appesa a metà del corpo dell'asta in segno di lutto; asta della penna. Per estensione, al pl.: le aste, le linee verticali tracciate un tempo da chi imparava a scrivere: fare le aste. Nella tecnica tipografica, segmento lineare dei caratteri che supera la riga: asta superiore, quella delle lettere b, d, h; asta inferiore, delle lettere p, q. Fig. persona dalla statura alta, slanciata: “Era ancora una bell'asta d'uomo” (De Marchi).
2) Sbarra cui viene applicata una punta metallica (ferro, bronzo, rame) a scopo d'offesa; lancia: “volteggiando con l'asta il buon Ruggiero / ribatte il colpo” (Ariosto).
3) Nello sport, attrezzo usato nell'atletica leggera per la specialità del salto con l'asta; non è soggetto a particolari obblighi costruttivi, ma non deve presentare appigli o sporgenze che facilitino la presa, tranne fasce di nastro adesivo avvolto per non più di due strati e di spessore uniforme. Attualmente è realizzata in fibra di vetro.
4) In zoologia, parte principale delle corna dei Cervidi che poggia su una base provvista di piccole escrescenze ossee dette anche perle; si curva all'indietro e in fuori, si ramifica, terminando superiormente in una corona di rami. Cade, successivamente, all'epoca degli amori e ricompare l'anno seguente con un nuovo ramo. In tal modo si può desumere l'età dell'animale.
5) In anatomia, sinonimo di pene.
6) In tecnologia, elemento strutturale di diversi apparecchi, lungo e diritto e di vario materiale, che può servire per collegamento, per sostegno, per rinforzo, per trasmettere un movimento: asta della stadera, il braccio graduato su cui scorre il peso; asta di comando, negli aerei, la barra o cloche; asta del fucile; asta dentata, la cremagliera. Con accezioni più specifiche: A) Nella tecnica ferroviaria, asta del gancio di trazione, asta posta in corrispondenza dell'asse longitudinale del telaio che trasmette, con interposizione di molle, lo sforzo di trazione al telaio; può essere continua o discontinua; asta del respingente, la parte del respingente fissata al piatto; si sposta nella custodia e comprime la molla in questa contenuta; asta di presa di corrente, l'asta del trolley; asta di manovra, binario tronco disposto al servizio di uno scalo o all'estremità di un fascio di binari per il ricovero e lo stazionamento di carri in attesa di essere smistati. B) Nell'industria mineraria e in quella petrolifera, organo cilindrico o prismatico o tubolare, di acciaio, che ha funzione di trasmissione d'urto (percussione) o di moto rotatorio. Si distinguono: asta di fioretto, barra di sezione circolare o poligonale, con un estremo forgiato a tagliente, piena per perforazione a mano, cava per perforazione meccanica; asta da disgaggio, lunga barra piena o tubolare con punta di widia; asta motrice di impianto rotary, cava, a sezione quadra, trasmette il moto dalla tavola di rotazione alle aste di perforazione, tubolari (Mannesmann senza saldatura); ha un diametro da 4 a 15 cm, lunghezza 8÷10 m, e costituisce la colonna che congiunge l'asta motrice allo scalpello; fra questo e la batteria di asta sono interposte le aste pesanti che hanno peso maggiore delle aste di perforazione. C) In marina, elemento strutturale delle navi a vela: asta di fiocco, asta di controfiocco, rispettivamente la parte mediana e l'anteriore del bompresso; asta di coltellaccio, prolungamento dei pennoni maggiori nelle navi a vela quadra; asta di civada, il pennoncino orizzontale posto alla base del bompresso; asta della randa, il senale. Vengono dette asta di posta le aste messe all'esterno, perpendicolarmente alla fiancata della nave alla fonda in rada, per l'ormeggio delle imbarcazioni.
7) In scienza delle costruzioni: A) Solido prismatico generato dal movimento di una figura piana lungo una linea piana normale alla figura su cui si trova il baricentro di quest'ultima. La linea si dice asse geometrico dell'asta, la figura sezione normale dell'asta. Le dimensioni della sezione sono molto piccole rispetto alla lunghezza dell'asta: in questo caso si dicono tiranti o puntoni a seconda che l'asta risulti tesa o compressa. B) Asta di travatura, ciascuno degli elementi concorrenti nei nodi di una travatura reticolare.
8) In idraulica, asta ritrometrica, strumento, un tempo assai usato, per la misurazione della velocità di correnti d'acqua. È formata da un'asta opportunamente zavorrata in modo che, gettata in acqua corrente, si disponga all'incirca verticalmente assumendo una velocità pari, approssimativamente, alla media delle velocità dei filetti fluidi che decorrono lungo l'asta stessa.
9) In geologia applicata, asta del fontanile, la parte del fontanile che si diparte dalla testa, costituendo il canale di scolo per le acque utilizzate per irrigazione.
10) Pubblica vendita in cui il diritto d'acquisto spetta al maggior offerente (con riferimento all'uso romano di vendere i beni dei debitori del Tesoro pubblico presso un'asta conficcata in terra): mettere all'asta; vendere, comprare all'asta; asta fallimentare, conseguente a un fallimento. Per estensione si usa anche per il collocamento dei titoli del debito pubblico (B.O.T., B.T.P., ecc.):asta a tasso fisso, procedura nella quale il tasso d'interesse del titolo viene stabilito preventivamente; asta marginale, in cui i titoli del debito pubblico sono aggiudicati ad un prezzo unico pari al minimo accolto; asta competitiva, in cui i titoli sono aggiudicati ad un prezzo pari a quello al quale vengono presentate le richieste; asta standard, procedura effettuata nell'arco di 24 ore in cui tutte le controparti che soddisfino i requisiti generali di partecipazione sono autorizzate a presentare offerte.
11) Nella terminologia delle armi da fuoco, parte in legno di un fucile da caccia posta avanti al meccanismo che costituisce la presa per la mano avanzata.
Asta da Sotheby's.
De Agostini Picture Library/A. Lawson
Diritto ed economia: generalità
Tipo di vendita su presenza eseguita in appositi locali e in determinati giorni (come da avviso compilato generalmente qualche giorno prima della contrattazione), seguendo usi e condizioni variabili secondo i mercati e le merci in oggetto. Le aste sono obbligatorie se fissate per legge, come nei sequestri e nelle vendite di beni patrimoniali dello Stato, libere se volontarie. Per l'aggiudicazione della merce si segue generalmente il metodo inglese, per cui sulla base di un prezzo prefissato si hanno offerte crescenti con l'aggiudicazione al miglior offerente; o quello olandese, secondo il quale il banditore parte da un prezzo massimo e gradatamente lo diminuisce fino a quando non trovi chi l'accetti. Nei mercati della lana, quali quelli australiani e inglesi, si usa un metodo di aggiudicazione misto. Si tratta in partenza del metodo olandese, in cui però, alla prima accettazione del prezzo, non si ha l'aggiudicazione ma si costituisce il prezzo base per continuare la gara col metodo inglese. I grandi mercati all'asta sono, oltre ai suddetti mercati lanieri, i mercati di Rotterdam e Amburgo (prodotti ortofrutticoli), di Amsterdam e Copenaghen (prodotti coloniali, pelli e pellicce), Sri Lanka (tè) e i mercati del tabacco negli Stati Uniti.
Diritto ed economia: asta pubblica
Procedura seguita dall'amministrazione dello Stato per l'esecuzione definitiva di un contratto alle migliori condizioni. I contratti per cui si richiede l'aggiudicazione tramite asta riguardano vendite e locazioni (contratti attivi), compere, forniture, conduzioni e appalti di opere pubbliche (contratti passivi). Per i contratti dello Stato l'asta viene indetta con avviso, contenente l'oggetto e le modalità del contratto e della gara, affisso nei comuni e pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale (per asta con prezzo base uguale o superiore a 120 milioni). Gli aspiranti devono documentare la propria idoneità e depositare una somma stabilita presso una tesoreria. I sistemi adottati consistono: nell'offerta segreta, per cui l'offerta, inviata all'amministrazione, è letta dal presidente un'ora dopo l'apertura della gara e confrontata col prezzo indicato nella scheda segreta: l'aggiudicazione spetta al miglior offerente; nell'estinzione a “candela vergine”, per cui se nel tempo di accensione di tre candele non si hanno offerte l'asta è chiusa, se invece durante l'accensione si hanno offerte si procede a successive accensioni con aggiudicazione all'ultimo miglior offerente; nel ricorso a un pubblico banditore, generalmente per vendite di minore importanza, per cui la migliore offerta a voce, prima che il banditore dichiari chiusa la gara, vince l'aggiudicazione che conclude e perfeziona il contratto. Nei casi eccezionali si impiegano la licitazione e la trattativa privata. Per i comuni e le province il prefetto può in via straordinaria autorizzare la sostituzione dell'asta con la licitazione e la trattativa privata.
Diritto ed economia: asta degli oggetti d'arte
Il sistema di vendita all'asta degli oggetti d'arte (quadri, statue, reperti archeologici), benché d'uso più antico, si diffuse in Europa nella prima metà del sec. XVII, quando il nascere del collezionismo privato affrancò gli artisti dal rigido rapporto che nel Medioevo e nel Rinascimento li aveva legati alla committenza, determinando nuove forme di mercato. Un aspetto dell'intensa commercializzazione dei prodotti artistici, che si manifestò nei Paesi Bassi fin dal Cinquecento, furono le prime aste che vi organizzarono le corporazioni, particolarmente alla morte degli artisti iscritti. Di qui il fenomeno si propagò alla Francia e all'Inghilterra, dove fin dal Seicento si pubblicarono cataloghi a stampa. A Londra la prima casa di vendita stabile fu quella di E. Millington (ca. 1690), cui seguirono più tardi Christie e Sotheby's, attive tuttora. A Parigi Charpentier prosegue oggi la tradizione iniziata nel sec. XVIII con le vendite nel convento dei Grands Augustins, alla Salle Lebrun, all'Hôtel des Americains e, nell'Ottocento, all'Hôtel Bullion e all'Hôtel Drouot. Importante, a New York, la casa Parke-Bernet.
Diritto ed economia: asta filatelica
Come negli altri settori del mercato collezionistico, il sistema delle vendite all'asta occupa un posto molto importante, soprattutto perché attraverso le aste sono state disperse le maggiori collezioni. La prima asta filatelica della quale si abbia notizia documentata si svolse nel 1865 a Parigi, ma solo una quindicina d'anni dopo si incominciarono a organizzare regolarmente aste filateliche, dapprima negli USA e poi in Gran Bretagna. A partire dall'ultimo decennio del secolo scorso le aste filateliche si sono diffuse nei Paesi più avanzati assumendo via via carattere nazionale. In Italia le prime aste filateliche furono organizzate da Roberto Palmieri. La collezione più famosa venduta all'asta fu quella formata da Philippe Ferrari de la Renotière, venduta in dieci memorabili sedute svoltesi a Parigi tra il 1921 e il 1925. Essa comprendeva l'unico esemplare del francobollo da 1 cent della Guyana Britannica dell'emissione provvisoria del 1856 che fu acquistato per 7743 sterline dal milionario americano Arthur Hind. Il più alto prezzo raggiunto in asta da un pezzo filatelico è stato registrato dall'unica busta nota affrancata con due esemplari del francobollo da 1 penny della prima emissione dell'isola di Maurizio, venduta nel 1968 per 380.000 dollari. I sistemi di vendita adottati per le aste filateliche sono sostanzialmente quelli in uso in altri settori del collezionismo e dell'antiquariato. Nel catalogo d'asta il banditore può indicare per ogni lotto o un prezzo di stima, e in tal caso accettare offerte superiori o inferiori alla stima stessa, o un prezzo base al disotto del quale non si accettano offerte.