lémbo
Indicesm. [sec. XIV; latino limbus].
1) Parte terminale di un pezzo di stoffa; in particolare, di un capo di vestiario: i lembi della tovaglia; il lembo dell'abito toccava terra; afferrare uno per il lembo della giacca. Per estensione, zona estrema, terminale: l'ultimo lembo d'Europa. Più in genere, margine, bordo: i lembi di una ferita, gli orli. Con accezioni specifiche: A) In astronomia, contorno del disco di corpi celesti estesi, quali la Luna, il Sole e i pianeti. L'oscuramento al lembo è un fenomeno consistente in una diminuzione della luminosità passando dal centro al lembo del disco solare, dovuto al fatto che al lembo sono visibili solo gli strati superiori, più freddi, dell'atmosfera solare; il fenomeno opposto, osservabile solo a lunghezze d'onda centimetriche, è quello dell'aumento di luminosità al bordo del Sole per effetto della crescente emissività radioelettrica della sua atmosfera superiore. L'oscuramento al lembo è un fenomeno che si osserva anche nella luminosità dei dischi telescopici dei pianeti dotati di involucri atmosferici, e in alcune curve di luce di stelle variabili a eclisse. B) In topografia, lembo graduato, l'orlo esterno di uno strumento ottico per la misura di angoli (sestante, circolo graduato, ecc.), su cui è incisa la scala delle letture.
2) Striscia, lingua sottile, fascia limitata: un lembo di terra.
3) In botanica, riferito a foglia è sinonimo di lamina; anche la parte superiore, più o meno slargata, del calice, della corolla e del perigonio sinfilli.
4) In geologia, lembo di ricoprimento, lo stesso che scoglio tettonico.