iodismo
sm. [sec. XIX; da iodio]. Condizione tossica che si verifica in seguito a cure iodiche troppo intense, oppure in individui particolarmente sensibili allo iodio. Vi è una forma leggera di iodismo, che costituisce una tipica idiosincrasia e si manifesta con alterazioni infiammatorie delle vie respiratorie, dei seni mascellari e frontale (sinusiti), della congiuntiva, della mucosa boccale e con fenomeni di irritazione e di ipersecrezione delle ghiandole salivari. Questa forma di iodismo compare già all'inizio del trattamento e scompare con la sospensione della cura iodica. Lo iodismo grave è invece una tossicosi del sistema nervoso centrale, che causa turbe della sensibilità (iperestesie, parestesie), della motilità (paresi e anche paralisi) e dello stato psichico. Esso si accompagna spesso a manifestazioni cutanee diverse: eritema, acne, pemfigo, porpore, edema palpebrale. Lo iodismo grave è dovuto all'uso prolungato di alte dosi di ioduri. Non esistendo alcun antidoto dello iodio, la cura dello iodismo è sintomatica.