intuizionismo (filosofia)
termine comune alle filosofie che affermano la conoscenza immediata della realtà e la comprensione delle verità trascendentali attraverso l'intuizione diretta, al di fuori di ogni esperienza e di ogni interferenza logica. L'intuizionismo è presente nella “teologia negativa” di Plotino, di Sant'Agostino e di Cusano, per i quali l'intelletto umano è incapace di definire la natura di Dio, ma gode del privilegio d'intuirne l'abissale unità. All'intuizionismo aderisce la scuola scozzese del “senso comune”, ammettendo che le verità primitive e indubitabili messe a fondamento della filosofia sono conosciute per intuizione. Una piena adesione all'intuizionismo dà Bergson, per il quale l'intuizione è il modo di conoscenza assoluto dell'essenza delle cose; vicino al bergsonismo è il pragmatismo. Nello sviluppo della sua teoria delle idee-forma, il filosofo spagnolo Ortega y Gasset afferma che le idee dotate di forma-figura sono intuibili intellettualmente e che nell'intuizione perfetta l'idea intuita e la forma filosofica che la riveste s'identificano: esiste perciò una serie d'intuizioni date una volta per sempre al singolo pensatore.