insulare

agg. [sec. XIX; dal latino tardo insulāris, da insŭla, isola]. Di, proprio, tipico di un'isola: vegetazione, clima insulare. Anche sm. e f., abitante di un'isola, isolano. § Scritture insulari, le scritture usate in Inghilterra e in Irlanda tra la fine del sec. VII e il XIII e diffuse in tutta Europa dai monaci irlandesi. I due tipi fondamentali sono la maiuscola o semionciale (un tempo litterae temsae), molto calligrafica, rotondeggiante e con forte chiaroscuro, che veniva usata per i codici di maggior pregio, e la minuscola o littera scottica, caratterizzata da curve molto acute negli occhielli delle lettere, oltre che dagli ingrossamenti triangolari al termine delle aste. Tra gli esempi più belli di scritture insulari si ricordano l'Evangeliario di Lindisfarne (sec. VIII) e il Libro di Kells (sec. IX), in maiuscola; l'Antifonario di Banjor (680-691), in minuscola.

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