insettìfugo

sm. (pl. -ghi) [sec. XIX; da insetto+-fugo]. Sostanza capace di allontanare gli insetti dall'uomo. Agisce per via del suo odore particolare, che copre l'odore della specie umana, oppure determinando alterazioni dannose o sgradevoli nei parassiti. Tra gli insettiìfughi si annoverano gli oli essenziali con spiccato odore aromatico per il loro contenuto di sostanze terpeniche: canfora, mentolo, timolo, olio di pino, di sandalo e di garofano. Sostanze più attive sono: il dimetil-ftalato, la dietil-toluamide, l'indolone. Gli insettiìfughi sono efficaci contro zanzare, mosche, cimici, pulci, zecche, ecc. Queste sostanze vengono spalmate sulla cute, in eccipienti particolari, in modo tale da rimanere attive anche dopo ripetuti lavaggi.

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