indeclinàbile
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agg. [sec. XIV; dal latino indeclinabílis].
1) Di parola che non può essere declinata, e cioè presenta un'unica forma che può essere usata solo in determinati casi (latino fas, il lecito, nefas, l'illecito, sono usati solo nel nominativo e accusativo) o in tutti i casi (come gli aggettivi latini frugi, frugale, onesto; nequam, dappoco, tristo; ecc.).
2) Lett., che non si può rifiutare, da cui non ci si può esimere; inevitabile, inderogabile: “doveri indeclinabili” (Pascoli); “indeclinabile necessità” (De Sanctis).