grand-opéra
genere di teatro musicale in voga soprattutto in Francia tra il 1828 (anno di rappresentazione de La muta di Portici di D. Auber, considerata il primo esemplare di questa linea di gusto) e il 1870 circa. Solitamente in cinque atti (e mai comunque in meno di quattro), era caratterizzato da libretti di soggetto storico-romanzesco, con intrecci complicati, frequenti e spettacolari colpi di scena, impiego di grandi masse, di sfarzose scenografie e di ricchi balletti. E. Scribe e J. Meyerbeer ne furono rispettivamente il librettista e il compositore più rappresentativi. Tra gli autori che scrissero grand-opéra od opere che ne rivelano un forte influsso, sono da annoverare G. Rossini (Guglielmo Tell), G. Donizetti (La favorita), J. Halévy, G. Verdi (Vespri siciliani, Aida, Don Carlos) e Wagner (Rienzi).