grammòfono

sm. [sec. XIX; dal francese grammophone]. Nome dato da E. Berliner all'apparecchio da lui progettato che sostituiva, nel fonografo di A. Edison, il disco al tamburo. Il termine indica i riproduttori di suoni precedentemente incisi su disco, per quanto sia più diffuso l'impiego del termine giradischi. Un grammofono è costituito schematicamente da: una parte elettro-meccanica, atta a far ruotare la piattaforma portadischi (il giradischi vero e proprio), comprendente talvolta un dispositivo per il cambio automatico dei dischi (cambiadischi); un fonorivelatore; un'apparecchiatura elettronica di amplificazione delle deboli correnti foniche uscenti dal fonorivelatore; dispositivi di controllo del tono e del volume che agiscono sull'apparecchiatura elettronica; uno o più trasduttori finali, o altoparlanti; un contenitore delle parti precedenti. Nell'alta fedeltà i grammofoni sono stati sostituiti da un piatto giradischi i cui segnali vengono amplificati e diffusi da altre parti componenti l'impianto stereo.