galvanoterapìa

sf. [sec. XIX; galvano-+terapia]. Impiego a scopo terapeutico di corrente galvanica, ormai non più in uso. Tale corrente a bassa intensità veniva usata perché facilita il riassorbimento degli edemi e ha azione analgesica. In chirurgia veniva usata a intensità più elevata per emostasi e coagulazione. Correnti galvaniche interrotte, che uniscono all'azione generica della corrente galvanica l'azione eccitante della contrazione muscolare, dovuta alla variazione brusca di intensità di corrente, si impiegavano nelle paralisi periferiche e nelle miopatie.

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