fìbula
IndiceLessico
sf. [sec. XIII; dal latino fibŭla].
1) Ant., fibbia; in particolare, nome dato dagli archeologi a un tipo di fermaglio, simile a una grossa spilla di sicurezza, usato nell'abbigliamento antico.
2) In anatomia, lo stesso che perone.
Fibula aurea etrusca proveniente da Marsiliana di Albegna (sec. VII a. C.; Firenze, Museo Archeologico).
De Agostini Picture Library/G. Nimatallah
Archeologia
La fibula, costituita da un ago (ardiglione) terminante da un lato con una molla a una o più spirali, e dall'altro con una punta che si aggancia a un'estremità (staffa) dell'arco che forma il corpo della fibula, apparve, nei tipi più semplici, nella tarda Età del Bronzo. Essa rappresenta talvolta un elemento utile per la datazione dei depositi in cui la si rinviene, in quanto col tempo mutò la forma dell'arco (semplice, a forma di archetto di violino, a sanguisuga, a navicella, a globuli, a grandi coste, ecc.) come pure della staffa e della molla. I Greci, gli Etruschi e i Romani usarono ampiamente le fibule: pur conoscendo l'uso delle cuciture, essi prediligevano infatti vesti formate da teli rettangolari, che venivano drappeggiati elegantemente intorno al corpo e fermati poi con fibule spesso riccamente ornate. Soprattutto diffuse erano le fibule ad arco serpeggiante, quelle a forma di disco semplice o multiplo, e infine quelle a balestra derivanti dall'ambiente celtico e germanico. Particolarmente ricche sono le fibule etrusche, soprattutto del periodo orientalizzante (fibule auree di Preneste e della Marsiliana di Albegna, quest'ultima con leoni e anatrelle nell'arco e nella staffa) e quelle greche arcaiche, spesso vicine a quelle etrusche, dell'Italia meridionale; le grandi fibule del Piceno hanno grossi noccioli d'ambra. Anche presso i Romani non mancano le fibule preziose, d'oro e spesso ornate di gemme o di cammei. Nel periodo delle migrazioni barbariche le fibule acquistarono fogge e decorazioni nuove e un particolare valore coloristico per l'aggiunta di vetri policromi e di pietre più o meno preziose incastonate nel bronzo o nell'oro; caratteristiche le fibule con testa semicircolare o rettangolare e quelle a forma di uccello o di pesce (diffuse nell'arte barbarica). § Fibula prenestina, fibula d'oro proveniente da Preneste.