fuoricombattiménto o fuòri combattiménto
Redazione De Agostini
sm. e agg. inv. [sec. XX; calco dell'inglese knock-out]. Espressione della terminologia pugilistica indicante il pugile atterrato dall'avversario che non riesce a rialzarsi entro i dieci secondi scanditi dall'arbitro. In particolare, fuoricombattimento tecnico, decisione arbitrale adottata quando un pugile si mostri in evidente stato di inferiorità e per la quale la vittoria è assegnata all'avversario. Fig., mettere qualcunofuoricombattimento, in condizione di non nuocere; riferito a oggetti, renderli inservibili.