fosfatizzazióne o fosfatazióne

sf. [da fosfato]. In metallurgia, procedimento di formazione su un materiale metallico (in generale ferro) di uno strato cristallino e poroso di fosfati misti (per esempio di ferro, zinco, manganese, ecc.) fortemente aderente al materiale metallico di base. Per fosfatare il ferro lo si immerge, dopo adeguata preparazione della superficie (sgrassatura, decapaggio e sabbiatura), in una soluzione convenientemente calda di fosfati metallici resa acida con acido fosforico. L'acido fosforico attacca il ferro e la soluzione, neutralizzandosi e idrolizzandosi al contatto con la superficie, fa precipitare su di essa dei fosfati insolubili dei metalli in soluzione, che costituiscono lo strato protettivo. Tale strato, che di per sé ha scarso potere protettivo contro la corrosione, serve come ancoraggio per pitture e vernici e, nello stesso tempo, protegge il materiale metallico sottostante dall'umidità che eventualmente dovesse infiltrarsi attraverso il film organico o tra il film organico e il materiale metallico stesso là dove il film è stato lesionato.