fiala
IndiceRedazione De Agostini
sf. [sec. XIV; dal greco phiálē].
1) Recipiente in vetro soffiato o stampato atto a contenere sterilmente una dose di farmaco in soluzione, in sospensione o liofilizzato. Sono costituite da un corpo cilindrico terminante con un collo sottile la cui punta è chiusa a fiamma e alla cui base è una strozzatura che ne favorisce la rottura. Sono usate anche per contenere profumi, benzina per accendisigari, ecc.
2) Presso i Greci e i Romani, tazza per libagioni più nota col nome latino di patera.
3) Ant., boccetta, ampollina.