fascìola

sf. [sec. XIX; latino fasciŏla, piccola fascia]. Verme trematode (Fasciola hepatica) della sottoclasse dei Digenei, che vive, allo stadio adulto, nelle vie biliari dei bovini, ovini ed equini, presentando allora un corpo fogliforme lungo sino a 3 cm, che si prolunga in una sorta di collo in corrispondenza del quale si apre la bocca. Le uova della fasciola, emesse nell'ambiente esterno con le feci dell'ospite, se pervengono in una raccolta d'acqua dolce lasciano fuoruscire una piccola larva ciliata detta miracidio. Questa penetra in un mollusco gasteropodo del genere Limnaea trasformandovisi in sporocisti, stadio sacciforme all'interno del quale si differenziano numerosi individui di piccole dimensioni, cilindrici, che prendono il nome di redie. Queste permangono nel corpo dell'ospite, dando luogo a loro volta ad altre redie; lo stadio successivo è rappresentato dalle cercarie, simili a girini di anfibio in miniatura, che abbandonano la Limnaea e, nuotando, raggiungono la vegetazione litorale del corso d'acqua, incistandovisi. I mammiferi erbivori, assumendo i vegetali come cibo, introducono anche le cisti, infestandosi. La parassitosi da fasciola è detta distomatosi.

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