fèrreo
agg. [sec. XIII; dal latino ferrĕus]. Di ferro; fig., rigido, inflessibile: volontà ferrea; forte, resistente: salute ferrea; in oreficeria, Corona ferrea. § Età ferrea del papato, periodo che va dalla morte di Giovanni VIII (882) al 963 (deposizione di Giovanni XII) in cui il papato si trovò alla mercé dell'aristocrazia romana e delle potenti famiglie feudali dell'Italia centrale, che si contendevano il potere a Roma. Ventiquattro pontefici si succedettero sulla cattedra di Pietro, cadendo spesso vittime degli odi di parte. In tale periodo si ebbe il macabro processo di papa Formoso (897) e si affermò in Roma la potente famiglia del conte di Tuscolo, Teofilatto. Sua figlia Marozia nel 931 riuscì a fare eleggere papa, con il nome di Giovanni XI, il proprio figlio illegittimo appena undicenne, che l'anno seguente fu cacciato con la madre dal fratellastro Alberico (932). Questi a sua volta fece eleggere papa il figlio Giovanni XII, che fu deposto dall'imperatore Ottone I di Sassonia. La tutela imposta da Ottone I sul papato, se liberò la Santa Sede dalla tirannia dell'aristocrazia locale, non instaurò l'ordine auspicato; infatti, anche dopo tale data vi furono a Roma turbolenze che terminarono con l'elezione di Silvestro II da parte di Ottone III (999).