Maròzia
nobildonna romana (ca. 892-ca. 937). Figlia di Teodora e del potente senatore romano Teofilatto, bellissima e ambiziosa, sposò Alberico I, duca di Spoleto, da cui ebbe Alberico II (detto Alberico di Roma), Sergio, futuro vescovo di Nepi, Costantino e Giovanni. Rimasta vedova nel 926, si risposò con Guido di Toscana, che le diede una figlia, Berta. Corrotta e intrigante, Marozia, che in Roma si era fregiata del titolo di senatrice e di patrizia, esercitava una grande influenza sulla vita politica romana. Contrastata da papa Giovanni X, lo eliminò (926) facendo eleggere successivamente Leone VI, Stefano VII e infine il proprio figlio Giovanni XI. Rimasta nuovamente vedova nel 929, Marozia, nonostante gli impedimenti canonici, sposò il cognato Ugo di Provenza (932). Pochi giorni dopo le nozze, il figlio Alberico II provocò a Roma una sollevazione e, assunto il titolo di principe e senatore dei Romani, cacciò Ugo e imprigionò Marozia, che morì in carcere.