equalizzazióne

sf. [dall'inglese equalization]. Operazione eseguita nei sistemi di trasmissione per telecomunicazioni allo scopo limitare i fenomeni di distorsione dovuti alle risposte in frequenza degli apparati presenti lungo il percorso del segnale (per esempio linee di trasmissione, amplificatori, modulatori, ecc.). Risposte in frequenza non costanti, per quanto riguarda l'ampiezza, e non lineari, per quanto riguarda la fase, provocano gravi deformazioni sulla forma d'onda del segnale impedendone una corretta ricezione. Introducendo, tramite l'equalizzazione, una risposta in frequenza complementare, si fa in modo di ottenere un canale complessivo equalizzato, ovvero a risposta in frequenza piatta, e quindi teoricamente privo di distorsioni. L'equalizzazione è attiva se associata con amplificazione, passiva nel caso contrario. Dopo l'equalizzazione si ottiene un segnale corrispondente, con buona approssimazione, a quello introdotto all'inizio della linea. Viene ottenuta mediante reti di equalizzazione costituite da equalizzatori, ossia da opportuni quadripoli, attivi o più spesso passivi, collegati in cascata o a ponte. Un'operazione analoga può essere eseguita per esempio in apparati di registrazione e riproduzione del suono.

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