elettronattrattóre
agg. [da elettrone+attrattore]. Termine usato soprattutto in chimica organica per qualificare un atomo o un gruppo di atomi di una molecola che hanno la capacità di attrarre verso di sé altri elettroni che si trovano, più o meno distanti, nella molecola. Si tratta in genere di gruppi contenenti atomi molto elettronegativi (o comunque più elettronegativi del carbonio), quali azoto od ossigeno, oppure di atomi che possono stabilire legami insaturi con gli atomi vicini, sfruttando elettroni appartenenti ad altri atomi della molecola. Per esempio il gruppo nitro (–NO2) è un gruppo elettronattrattore non solamente perché contiene l'atomo di azoto (molto elettronegativo), ma anche perché può formare con l'atomo di carbonio adiacente un legame del tipo C=NO2–, impegnando (e quindi attirando a sé) una coppia di elettroni di tipo π presente nella molecola. I gruppi elettronattrattori, così come quelli elettrondonatori, giocano un ruolo rilevante in chimica organica sulla reattività delle molecole, influenzando la velocità, la stereochimica e la selettività di molte reazioni.