elemòsina
Redazione De Agostini
sf. [sec. XIV; dal latino tardo eleemosyna, che risale al greco eleēmosýnē, propr. pietà]. Atto compiuto per generosità e per amore di Dio, e mediante il quale il benefattore si propone di arrecare un aiuto a un indigente. Si distinguono tre categorie di elemosina: quale penitenza per i propri peccati; quale condizione per ottenere indulgenze; quale onorario per le messe. Loc.: fare, chiedere l'elemosina; ridursi all'elemosina, in condizioni di estrema miseria. Fig., favore, attenzione prestati malvolentieri o con senso di superiorità: “l'elemosina di un conforto” (Fogazzaro).