duplicato
Indiceagg. e sm. [sec. XIII; pp. di duplicare].
1) Agg., raddoppiato.
2) Sm., documento che contiene l'esatta riproduzione di un altro documento. In particolare, la legge italiana consente l'emissione di duplicati di cambiali e di assegni. La cambiale può essere tratta in più esemplari identici numerati; il portatore può chiedere il rilascio di duplicato a sue spese. Il pagamento del duplicato è liberatorio. Uguale trattamento hanno gli assegni.
3) Con significati estensivi, lavoro od oggetto che ne riproduca un altro; in particolare: A) copia di un'immagine fotografica, di un film o di un documento originali ottenuta con un procedimento di duplicazione. B) In una biblioteca, il libro di cui si abbiano altri esemplari della stessa edizione. C) In tipografia, raddoppiamento di lettere o parole che avviene per errore durante la composizione.
4) Duplicato della lettera di vettura, documento usato per le merci trasportate per ferrovia (detto anche “reversale ferroviaria” o ricevuta di spedizione) che viene consegnato al mittente a prova dell'avvenuto perfezionamento del contratto. Il mittente, in possesso di tale duplicato, ha diritto, fino a che la merce spedita non sia stata ritirata dal destinatario, di ottenerne la restituzione, di cambiarle destinazione o destinatario, di gravarla di assegno.