dritto (aggettivo e sostantivo)

agg. e sm. [sec. XIII; forma sincopata di diritto].

1) Agg., lo stesso che diritto; in particolare, in numismatica, faccia principale di una moneta o di una medaglia; anticamente, giusto: nel dritto mezzo.

2) Sm. familiare, persona furba, che sa procurarsi vantaggi e utilità: è un dritto.

3) In marina, elemento strutturale che termina l'estrema prora (dritto di prora o più esattamente ruota di prora) e l'estrema poppa (dritto di poppa) di una nave. § Il dritto di poppa, nel caso di navi in legno, è costituito da una trave pressoché verticale collegata a incastro con la parte terminale della chiglia e può essere rinforzato internamente con un “controdritto”; nel caso delle navi in acciaio, è costituito da una barra fucinata o fusa, o anche da lamiera piegata e irrobustita con nervature. Viene collegato inferiormente alla chiglia e superiormente alla lamiera dragante; a esso viene collegato, mediante chiodatura o saldatura, il fasciame e sopporta il timone, nel caso di navi con eliche pari. Sulle navi munite di eliche dispari il dritto è sostituito dal telaio di poppa, che può comprendere il dritto dell'elica (che ha un ringrosso nel quale è ricavato il mozzo per il passaggio dell'asse portaelica) e il dritto del timone, o soltanto il primo: il dritto del timone, quando esiste, è posto a poppavia dell'elica e porta generalmente le femminelle per gli agugliotti.