destino

Lessico

sm. [sec. XIII; da destinare].

1) Corso di vita predeterminato, indipendente dalla volontà dell'uomo: avere un triste destino; accettare il destino; è destino, è fatale. Spesso è inteso come la personificazione di un essere o potenza soprannaturale che opera secondo leggi immutabili: così ha deciso il Destino.

2) Più genericamente, sorte: predire il destino; frequente il pl.: i destini di un popolo, le sorti, le vicende.

3) In psicanalisi, la nevrosi di destino indica un'esistenza che sembra caratterizzata dal susseguirsi di una serie di eventi negativi, in genere interpretati come delle fatalità esterne, un destino sfortunato. Secondo la psicanalisi invece le cause vanno ricercate nell'inconscio e in particolare nella coazione a ripetere.

4) Impr., destinazione, recapito.

Religione

La concezione del destino è operante in diverse religioni, conformemente alle pratiche divinatorie in uso. La predeterminazione è varia: può essere prenatale o al momento della nascita; può durare tutta una vita o limitarsi a un ciclo di tempo ricorrente (con una nuova determinazione dei destini ogni volta). Altrettanto varia è la concezione dell'ente che determina i destini: presso gli Assiro-Babilonesi era soprattutto la posizione degli astri che “segnava” il destino individuale. Nel mazdeismo fu Zurvan, il Tempo personificato, che a un certo momento diventò il destino, sempre con connessioni astrali. In Grecia era soprattutto inteso come “parte assegnata” (môira) da Zeus; ma esisteva anche il concetto di dee che determinavano i destini: le Moire o Parche. A Roma, più che il concetto di destino individuale (che si esprimeva parzialmente con la concezione del genius personale di ciascuno: la parte “naturale” e quasi “irresponsabile” dell'uomo), si concepiva l'idea di “fato” (fatum, detto) come l'espressione della volontà di Giove in rapporto al destino della città. Nel senso più vasto di destino dell'umanità, ossia d'identificazione della condizione umana e del suo inquadramento nell'ordine naturale delle cose, possono essere intese come destino anche concezioni quale quella cinese del Tao, dove il corso degli eventi è determinato da una legge universale, e pertanto all'uomo non resta che inserirvisi nel modo giusto. Nel cristianesimo l'idea di destino è rifiutata, opponendosi a ogni predestinazione il concetto fondamentale del libero arbitrio.